La XXXII edizione della Fiera di San Bernardo dell’artigianato alpino e Walser è stata davvero un successo, caratterizzata da una massiccia partecipazione di pubblico (ben 12.000 presenze a Macugnaga nella giornata di domenica 8 luglio) e da un’atmosfera coinvolgente nei diversi momenti in cui si è articolata la manifestazione.

Sicuramente il ricco e vario programma, complice il bel tempo, e il nuovo percorso che ha visto le bancarelle dislocate dalla piazza del Municipio lungo la via pedonale di Chiesa Vecchia fino al Dorf (antico nucleo del villaggio di Macugnaga) e al tiglio secolare, hanno contribuito alla buona riuscita dell’intera manifestazione, suscitando interesse nei partecipanti sia con riguardo agli aspetti ludico-commerciali, sia culturali, sia folkloristici che sono stati al centro di questa tre giorni all’insegna del popolo Walser.

La XXXII Fiera di San Bernardo è stata dedicata al tema di grande attualità del fenomeno del ripopolamento della montagna nei suoi vari aspetti. Come ogni anno, il tema della Fiera è stato di ispirazione sia per il Convegno, sia per l’Estemporanea di scultura su legno di tiglio.

Il Convegno di Studi Ripopolamento della montagna tra scelte di vita e opportunità di sviluppo, nel rispetto e secondo l’insegnamento della cultura Walser che ha visto la partecipazione di un folto pubblico (novanta persone) e che ha dato la parola a personaggi autorevoli quali Luciano Caveri (Chiari e scuri nella macroregione alpina), Annibale Salsa (Ripopolare le Alpi nel XXI secolo. La lezione dei Walser e dei coloni medievali ha ancora qualcosa da insegnarci?), Marco Onida (L’Europa e la montagna), Enrico Rizzi (Decalogo per un ritorno alla montagna), Liliana Dagostin (La realtà dei Bergsteigerdörfer), Maria Anna Bertolino (Pratiche culturali nelle aree a bassa densità abitativa: una lettura in chiave contemporanea a fronte del ripopolamento e del nuovo interesse per la montagna).

Tra una relazione e l’altra, si sono susseguite le testimonianze di Federica Prati, Silvio Pella e Cristina Rainelli, giovani che hanno scelto di fare ritorno alla montagna per viverci e lavorarci. Moderatore del Convegno è stato il giornalista Sandro Filippini, esperto di montagna, che collabora spesso con Reinhold Messner.

Tutti gli interventi sono stati e saranno di spunto e stimolo per riflessioni e approfondimenti che dovranno essere tenuti in considerazione per l’organizzazione dell’edizione del prossimo anno: occorre infatti non dimenticare che “la tradizione è l’innovazione riuscita” (Annibale Salsa) e che “la cultura deve essere un fine e non un mezzo” (Maria Anna Bertolino). Questi sono gli spunti e, nel tempo stesso, gli obiettivi che il Comitato della Comunità Walser di Macugnaga ritiene imprescindibili ai fini della valorizzazione della cultura Walser.

Sempre nel pomeriggio di sabato si è dedicato ai bambini un laboratorio di panificazione tenutosi presso il forno del Dorf. I bambini hanno sperimentato l’emozione di preparare il pane di segale con le loro mani e di vederlo lievitare e cuocere nell’antico forno. Durante l’attesa di cottura del pane i bambini sono stati intrattenuti dalla lettura delle favole Walser che hanno per protagonisti i Götwiarchini, i famosi gnomi del vecchio tiglio con i piedini girati all’indietro.

Alle ore 21:00 presso la Kongresshaus si è svolta la manifestazione di conferimento della Segale d’Oro ad Amedeo Fracei (giovane di Macugnaga che ha innovato l’attività di macelleria di famiglia facendo tesoro delle tradizioni Walser in una prospettiva nuova e moderna) nonché dell’Insegna di San Bernardo a Fausto De Stefani e, a sorpresa, a Maria Roberta Schranz (Beba), che da sempre si dedica con grande passione alla Fiera di San Bernardo e alla promozione della cultura Walser.

Fausto De Stefani, alpinista, ambientalista e fotografo naturalista, impegnato in importanti iniziative umanitarie in Nepal, si è soffermato in particolare sulla descrizione (con il supporto di una proiezione video) del progetto “Rarahil Memorial School” di Kirtipur (Kathmandu) che ha consentito la costruzione di un complesso scolastico (antisismico) che ospita giovani nepalesi dall’asilo alle scuole secondarie, offrendo loro la possibilità di studiare e di formarsi professionalmente, tenendo conto anche di vari e molteplici aspetti della loro educazione (quali ad es. l’educazione musicale attraverso laboratori tenuti in loco dal famoso violoncellista Mario Brunello).

La testimonianza di De Stefani, che ha intrattenuto il pubblico in sala parlando anche del suo progetto italiano “La collina di Lorenzo”, è stata per più aspetti commovente e coinvolgente e si è conclusa con una raccolta fondi (avviata dalla Fondazione Maria Giussani Bernasconi, nei giorni immediatamente precedenti la Fiera, con un contributo di cui si è data informazione al pubblico) a favore dei progetti seguiti da De Stefani.

Alle ore 22:00 in prossimità dei prati del Dorf, si è svolto il concerto blues-country-pop-rock del gruppo “Rebelott” di Verbania, che ha riscosso una buona partecipazione di pubblico più o meno giovane, coinvolto dalle canzoni di Jannacci, Lauzi, Battisti, ecc.

Domenica 8 luglio don Walter Ruspi, Prevosto del Capitolo della Cattedrale di Novara ha celebrato la Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale. Sono intervenuti numerosi gruppi in costume (provenienti da Rima, Saas Fee, Formazza, Zermatt, Alagna, Gressoney, ecc.) che hanno partecipato alla processione fino a Chiesa Vecchia e che, con la loro presenza e coi loro bei costumi e copricapi, hanno rallegrato il Paese per l’intera giornata. Di grande emozione è stato assistere ai vari momenti di dialogo e di confronto in “titsch” (lingua comune dei popoli Walser) tra i gruppi Walser di diversa provenienza, proprio all’ombra di quel tiglio dove un tempo si teneva l’antica fiera commerciale dell’Assunta. Presso Chiesa Vecchia si è tenuta la tradizionale benedizione degli attrezzi di montagna a cui ha fatto seguito l’incanto delle offerte (salumi, dolciumi, pane, formaggi) sotto il maestoso “Vecchio Tiglio”, dove giungeva il profumo del buon pane di segale sfornato poco lontano…

Nel pomeriggio, alle ore 15:30, presso la Tanzloube, ha avuto luogo la premiazione del Concorso estemporaneo di scultura in legno che quest’anno ha riconosciuto il valore della tradizione scultorea di un altro continente, l’Africa, con il conferimento del primo premio ad Adam Kambi, un giovane del Kenia. Sono state premiate anche le bancarelle ritenute più meritevoli ed infine è stato consegnato il pane dell’amicizia ai rappresentanti di tutti i gruppi Walser che sono intervenuti alla Fiera.