“Dalle mulattiere ai trafori: i valichi alpini tramite di popoli ieri e oggi. Alla scoperta del fascino storico e del paesaggio alpino lungo il Walserweg”. Sarà questo il tema e il filo conduttore della XXXVI edizione della Fiera di San Bernardo, che tornerà puntuale il primo fine settimana di luglio, da venerdì 5 a domenica 7, a Macugnaga.
A rinnovare l’appuntamento è il Comitato della Comunità Walser di Macugnaga, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia del Verbano Cusio Ossola, in collaborazione e con il contributo del Comune di Macugnaga e della Fondazione Maria Giussani Bernasconi di Varese.
“Da anni il Comitato si occupa principalmente di proporre attività dedicate alla promozione e alla tutela della cultura del popolo Walser, organizzando la tradizionale Fiera di San Bernardo, ma anche concerti, letture di poesie, concorsi letterari, tutti eventi supportati da un’intensa attività museale – spiega la presidentessa del Comitato della Comunità Walser di Macugnaga Barbara Zanzi – Macugnaga è, infatti, un gioiello delle Alpi, un luogo che ha conservato la propria identità e autenticità. Ha enormi potenzialità che devono essere valorizzate nel modo giusto, favorendo un turismo sostenibile, che si avvicini con ritmi lenti e con il rispetto che la montagna, la sua storia e le sue genti meritano”.
La Fiera di San Bernardo, intitolata al Patrono delle Alpi e protettore delle genti di montagna, rievoca l’antica Fiera dell’Assunta, che si teneva a Ferragosto nei pressi della Chiesa Vecchia, accanto all’imponente e antico tiglio. A darle nuova vita, sul finire degli Anni Ottanta, è stato il professor Luigi Zanzi – studioso eclettico del popolo Walser nonché fondatore insieme ad alcuni abitanti di Macugnaga della associazione “Comunità del Vecchio Tiglio – Alte Lindebaum Gemeinde” – con l’aiuto dell’ex sciatrice Beba Schranz.
“Alla prima edizione parteciparono dieci bancarelle – ricorda Beba Schranz – Oggi il numero degli espositori è cresciuto notevolmente, con artigiani che provengono dalle vallate del Monte Rosa, ma anche da altri territori”.
La Fiera, frutto del connubio tra l’aspetto mercantile, culturale e religioso, raduna le popolazioni Walser che vivono attorno al Monte Rosa. Vestiti coi meravigliosi abiti dell’antica tradizione, i gruppi partecipano alla suggestiva processione che accompagna la statua di San Bernardo dalla Chiesa Parrocchiale alla Chiesa Vecchia, momento aulico del programma religioso, ricevendo – prima di salutarsi dandosi appuntamento all’anno successivo – il pane nero di segale in segno di fratellanza e amicizia. La Fiera rappresenta infatti un’occasione per rinnovare alle generazioni future un’identità preziosa, che affonda le radici su terreni impervi e insidiosi, domati con resilienza e perseveranza.
L’evento offre anche uno spunto di riflessione su un tema sensibile concernente la montagna. Il convegno di studi di quest’anno sarà dedicato all’importanza dei valichi alpini, vie di comunicazione e di scambio di culture sin dai tempi remoti fino ai giorni nostri. Si rifletterà sul ruolo delle Alpi, non muraglia di confine, ma cerniera d’Europa, riscoprendo il “Grande Sentiero Walser – Walserveg” che ripercorre i cammini che venivano un tempo utilizzati per raggiungere le Alpi meridionali. Sentieri che superano valichi e ridiscendono in amene vallate, diventate culla di un’architettura armoniosa.
A tutto ciò dovranno ispirarsi anche gli artisti che parteciperanno al tradizionale Concorso estemporaneo di sculture su legno, che realizzeranno la propria opera en plein air, sotto gli occhi di visitatori e turisti.
Uno dei momenti più attesi della Fiera resterà anche nel 2024 il conferimento dell’Insegna di San Bernardo, assegnata a partire dal 1990 a chi si è particolarmente distinto per la propria attività in favore della montagna. A decidere l’assegnazione è un Comitato scientifico dedicato composto dal Sindaco di Macugnaga, dal Presidente del Comitato della Comunità Walser di Macugnaga e dal Presidente della Fondazione Maria Giussani Bernasconi. L’albo d’oro è eterogeneo: comprende alpinisti del calibro di Hervè Barmasse e Reinhold Messner, scrittori come Mario Rigoni Stern, giornalisti come Teresio Valsesia e storici come Paul Guichonnet, Enrico Rizzi o Luigi Zanzi.
Quest’anno l’Insegna di San Bernardo verrà conferita ad una Istituzione di grande importanza e prestigio che a breve sarà svelata.
Protagonista della Fiera, come da tradizione, sarà l’artigianato alpino e walser. La selezione degli espositori viene effettuata da una Commissione istituita ad hoc, poiché sono ammessi esclusivamente prodotti di artigianato alpino e walser. Tutte le informazioni per partecipare sono reperibili al sito www.fieradisanbernardo.it.